Propulsione Umana - Human Powered Vehicles Italia

Risultati campionato HPV 2016

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Un successo oltre le aspettative

Un enorme ringraziamento a tutti gli intervenuti alla prova unica di Campionato italiano HPV 2016 a Monza. Italiani, stranieri, appassionati fuori classifica, tutti si sono goduti dei giri di pista, ognuno a suo modo!

Si sono sfidati nella competizione vera, sulla distanza dei 90 minuti di gara, ben 22 concorrenti di cui più della metà (12) nella categoria velomobili. Il livello della competizione si è rilevato altissimo, con medie dei vincitori a livello di un campionato del mondo. 

Nella categoria full faired, infatti, il vero dominatore della prova è stato Yannich Lutz su velomobile Milan, alla stratosferica media di 56.980 km/h! ll fulmine giallo ha illuminato il tracciato di Monza per tutti i 15 giri che è riuscito a percorrere, nei 90 minuti regolamentari. Per dare un'idea, nello stesso tempo una Formula 1 percorrerebbe circa 60 giri di pista per cui, con la sola forza dei pedali, Yannich è riuscito ad avere prestazioni pari a 1/4 di una monoposto da 800 cavalli! Incredibile!

 

 

 

 

Secondo assoluto Werner Clomp che ha tenuto alto l'onore dei DF risultando il più veloce con questo modello di velomobile. Mentre sul gradino più basso Patrice Chabannes, sul "solito" imbattibile Milan.Gli italiani si sono difesi strenuamente, in particolare Renato "locomotiva" Falzetti ed Emilio Previtali, entrambi su DF. Renato non è una sorpresa, le sue prestazioni sono oramai leggenda, specie su Strava. Ma c'è da sottolineare che Emilio, alla fine quinto, ha avuto problemi meccanici (scarrucolamento di catena) che lo hanno fermato per circa 15 minuti! Senza questo inconveniente probabilmente avrebbe potuto puntare al podio, se non alla prima posizione. Il suo miglior tempo sul giro singolo di poco inferiore ai 6 minuti, è prova di queste straordinarie potenzialità. Wolfgang Schroppeler su Milan viene classificato sesto nonostante non abbia "fisicamente" superato la linea del traguardo all'ultimo giro (così come ha fatto anche De Chirico).

 

 

Più distanti tre velomobilisti italiani, in particolare Alberto Rossetti su DF (che, ricordiamo, è il vero deus ex machina organizzativo della prova monzese). Bella prestazione, soprattutto dopo una partenza in ultima posizione, tipo auto scopa, con un recupero veramente notevole. Staccato di un niente, Marco Ruga sul prototipo Aer1s di sua costruzione. Questi ultimi sono giunti al fotofinish dopo che Marco aveva forato la ruota posteriore alla Roggia a due giri dal termine, giungendo quindi a rilento. Media onorevole per entrambi di 46 km/h. Segue Giovanni "Vegan Powered" Eupani, sempre su DF. Matteo del Chirico giunge decimo, unico ad aver portato in pista il Mango, velomobile di stampo sicuramente più turistico che da velocità pura, quindi onore a lui.Ultime Benedith Lowers con il DF blu cielo per di più con le stelline (ammirato da tutti soprattutto prima del via) e Daniela Pangrazi, su mini-velomobile prototipo creato da Giovanni Eupani per la consorte, cucito letteralmente "su misura" che ha anch'esso suscitato parecchia curiosità e ammirazione.   

Nella categoria parzialmente carenati, hanno spadroneggiato le tre Birk di Amman, Gerber e Bollina, in particolare i primi due sempre in coppia per tutta la durata della gara, con distacchi minimi anche al traguardo. Un bel duello in famiglia, insomma!

 

 

 

 

 

  

Negli scarenati primo assoluto Mark Lesourd con l'incredibile trazione anteriore "Vipera Nera" a 43 di media, una velocità da velomobile! Secondo e primo degli italiani è l'Ingegnere volante Paolo Baldissera e così non poteva che essere visto la sua propensione ad avere a che fare con mezzi da primato. Ricordiamo infatti che è il coordinatore del progetto "Pulsar" che anche quest'anno tenterà di battere il record assoluto su terra di un veicolo a propulsione umana, a Battle Mountain. Ma, eccola lì, seconda sul podio c'è Oriana Daniele! Non nuova a queste imprese, si infatti è presa il lusso di battere la collega Isabelle Contassot e Massimo Ogliari, sempre su bent.

 

 

 

 

  

Nella categoria multi track, meglio conosciuta come "trike", il primo è la medaglia di bronzo al mondiale 2015, Claudio "trike" Molini con una prestazione di spessore alla media stratosferica di 36 km/h, per un tre ruote scarenato. Dietro di lui il debuttante Nicolae Rus su Kmx. 

 

 

 

Chiude la classifica femminile, ad appannaggio di Benedith Lowers su velomobile DF, poi l'Oriana nazionale (su bent) e più dietro Daniela Pangrazzi su velomobile "Eretic". Quarta Isabelle Contassot su bent.

 

 

 

 

 

 

 Le classifiche ufficiali sono le seguenti, divise per categorie: 

 

 


Inviato: 6 Anni 9 Mesi fa da paoloB #688
Avatar di paoloB
Bene bravi biiiis!
Bellissima iniziativa gestita egregiamente con i pochi mezzi e volontari a disposizione. Lo spirito delle migliori manifestazioni HPV è stato centrato in pieno con la scelta di aprire a tutti, non solo a chi in gara. D'altronde la pista è così larga che possono davvero convivere velocità molto diverse senza alcun pericolo. Grazie per la bella giornata.
 

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